quanto siete belli!

quanto siete belli!

giovedì 29 agosto 2013

Spaghetti alla carbonara

Come li faccio io....perchè piacciono tanto ai miei figli.
Semplicemente mentre cuocio 100gr di spaghetti a testa in acqua salata, preparo in una ciotola 1 uovo a testa, sbattuto, unisco una confezione di panna da cucina, 1 cucchiaio di formaggio grana grattuggiato a testa...o anche di più, e una spruzzata di pepe.

Rosolo una confezione di pancetta dolce in padella antiaderente.
Quando gli spaghetti sono cotti, li scolo e li condisco con la crema ottenuta e la pancetta, un filo d'olio...che gusto!!!!!

Chi non vuole pancetta può rosolare una zucchina a dadini,é ottima.

mercoledì 21 agosto 2013

Minù e gli Hamburger di ceci


 I consigli di Minù sono sempre ottimi!!!!https://www.youtube.com/watch?v=dp1CfubJ9HU



Se non abbiamo voglia di carne, ma ci va un piatto gustoso e proteico, ecco qui!Hamburger di ceci

Quantità per: 4 porzioni


Ingredienti
  • 1/2 kg. di ceci lessati
  • 2 cucchiai di fecola di patate
  • 1 cipolla
  • 2 cucchiai di pangrattato
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 cucchiaino di curry
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale
Preparazione
  1. Soffriggete la cipolla tritata e uno spicchio d’aglio schiacciato in una padella con poco olio. Aggiungete un cucchiaino di curry e i ceci già lessati. Cuocete per alcuni minuti, aggiungete il prezzemolo e salate quanto basta. Trasferite tutto in un mixer e frullate fino a ottenere un composto omogeneo. Mentre il composto è ancora caldo unite la fecola e mescolate bene. A questo punto formate degli hamburger, spolverateli con in pangrattato e cuoceteli in una padella con un filo d’olio, fino a farli dorare da entrambe le parti. Lasciate raffreddare e servite accompagnati da verdure a piacere.
Proprietà nutrizionali e note
I ceci, come tutti i legumi, sono alimenti importanti per l’alimentazione dell’uomo e dovrebbero essere consumati 2-3 volte alla settimana. I ceci forniscono carboidrati, proteine vegetali e grassi polinsaturi. Inoltre sono ricchi di fibra, e sali minerali come potassio, calcio, fosforo e magnesio, zinco e vitamine del gruppo B. Tutti nutrienti importanti per una crescita ottimale.

giovedì 8 agosto 2013

Fiori di zucchine fritti per la nonna

Cappuccetto Rosso è una bimba tanto brava ..s'incammina nel bosco da sola per portare alla nonna malata tante cose buone da mangiare.

Visto che nell'orto ci sono tante zucchine e fiori di zucchine, la sua mamma ne prepara tante così ne può mandare anche alla nonna.

Cucinate questo piatto raccontando la storia di Cappuccetto Rosso, anche le zucchine avranno un altro sapore per i bambini.


Prendiamo i fiori delle zucchine; si cucinano quelli con lo stelo, cioè i maschi e attenzione agli intrusi!E' facile trovarci api e altri insetti, il nettare è goloso.

Sbattiamo l'uovo con un pizzico di sale e poco latte e prepariamo pangrattato farina bianca e farina gialla per l'impanatura

Passiamo i fiori aperti, a cui abbiamo tolto il pistillo, nell'uovo e poi nel pangrattato.


Con l'avanzo d'uovo e pangrattato possiamo preparare una veloce frittata con un po' di zucchina grattuggiata.

Un po' di sale e olio

Cuociamo con olio i nostri fiori

Prepariamo un mostro<se volete< per spaventare il lupo cattivo!!!

Infine cuociamo anche la frittata
 Come sarà contenta la nonna di gustare questo piatto..appena vedrà il nostro mostro il lupo scapperà a zampe levate e Cappuccetto potrà riabbracciare la sua amata nonna e gustare insieme a lei i fiori di zucchina impanati.

C'era una volta una dolce bimbetta; solo a vederla le volevan tutti bene, e specialmente la nonna che non sapeva più che cosa regalarle. Una volta le regalò un cappuccetto di velluto rosso, e poiché‚ le donava tanto, ed ella non voleva portare altro, la chiamarono sempre Cappuccetto Rosso. Un giorno sua madre le disse: "Vieni, Cappuccetto Rosso, eccoti i fiori di zucca e una bottiglia di vino, portali alla nonna; è debole e malata e si ristorerà. Sii gentile, salutala per me, e va' da brava senza uscire di strada, se no cadi, rompi la bottiglia e la nonna resta a mani vuote."

"Sì, farò tutto per bene," promise Cappuccetto Rosso alla mamma, e le diede la mano. Ma la nonna abitava fuori, nel bosco, a una mezz'ora dal villaggio. Quando Cappuccetto Rosso giunse nel bosco, incontrò il lupo, ma non sapeva che fosse una bestia tanto cattiva e non ebbe paura. "Buon giorno, Cappuccetto Rosso," disse questo. "Grazie, lupo." - "Dove vai così presto, Cappuccetto Rosso?" - "Dalla nonna." - "Che cos'hai sotto il grembiule?" - "Vino e cibo per la nonna debole e vecchia; ieri abbiamo cotto il pane, così la rinforzerà!" - "Dove abita la tua nonna, Cappuccetto Rosso?" - "A un buon quarto d'ora da qui, nel bosco, sotto le tre grosse querce; là c'è la sua casa, è sotto la macchia di noccioli, lo saprai già," disse Cappuccetto Rosso. Il lupo pensò fra s': Questa bimba tenerella è un buon boccone prelibato per te, devi far in modo di acchiapparla. Fece un pezzetto di strada con Cappuccetto Rosso, poi disse: "Guarda un po' quanti bei fiori ci sono nel bosco, Cappuccetto Rosso; perché‚ non ti guardi attorno? Credo che tu non senta neppure come cantano dolcemente gli uccellini! Te ne stai tutta seria come se andassi a scuola, ed è così allegro nel bosco!"

Cappuccetto Rosso alzò gli occhi e quando vide i raggi del sole filtrare attraverso gli alberi, e tutto intorno pieno di bei fiori, pensò: Se porto alla nonna un mazzo di fiori, le farà piacere; è così presto che arrivo ancora in tempo. E corse nel bosco in cerca di fiori. E quando ne aveva colto uno, credeva che più in là ce ne fosse uno ancora più bello, correva lì e così si addentrava sempre più nel bosco. Il lupo invece andò dritto alla casa della nonna e bussò alla porta. "Chi è?" - "Cappuccetto Rosso, ti porto vino e fiori di zucca; aprimi." - "Non hai che da alzare il saliscendi," gridò la nonna, "io sono troppo debole e non posso alzarmi." Il lupo alzò il saliscendi, entrò, e senza dir motto andò dritto al letto della nonna e la inghiottì. Poi indossò i suoi vestiti e la cuffia, si coricò nel letto, e tirò le cortine.

Ma Cappuccetto Rosso aveva girato in cerca di fiori, e quando ne ebbe raccolti tanti che più non ne poteva portare, si ricordò della nonna e si mise in cammino per andare da lei. Quando giunse si meravigliò che la porta fosse spalancata, ed entrando nella stanza ebbe un'impressione così strana che pensò: "Oh, Dio mio, che paura oggi! e dire che di solito sto così volentieri con la nonna!" Allora si avvicinò al letto e scostò le cortine: la nonna era coricata con la cuffia abbassata sulla faccia, e aveva un aspetto strano. "Oh, nonna, che orecchie grandi!" - "Per sentirti meglio." - "Oh, nonna, che occhi grossi!" - "Per vederti meglio." - "Oh, nonna, che mani grandi!" - "Per afferrarti meglio." - "Ma, nonna, che bocca spaventosa!" - "Per divorarti meglio!" E come ebbe detto queste parole, il lupo balzò dal letto e ingoiò la povera Cappuccetto Rosso.

Poi, con la pancia bella piena, si rimise a letto, s'addormentò e incominciò a russare sonoramente. Proprio allora passò lì davanti il cacciatore e pensò fra s': "Come russa la vecchia! devi darle un'occhiata se ha bisogno di qualcosa." Entrò nella stanza e avvicinandosi al letto vide il lupo che egli cercava da tempo. Stava per puntare lo schioppo quando gli venne in mente che forse il lupo aveva ingoiato la nonna e che poteva ancora salvarla. Così non sparò, ma prese un paio di forbici e aprì la pancia del lupo addormentato. Dopo due tagli vide brillare il cappuccetto rosso, e dopo altri due la bambina saltò fuori gridando: "Che paura ho avuto! Era così buio nella pancia del lupo!" Poi venne fuori anche la nonna ancora viva. E Cappuccetto Rosso andò prendere dei gran pietroni con cui riempirono il ventre del lupo; quando egli si svegliò fece per correr via, ma le pietre erano così pesanti che subito cadde a terra e morì.

Erano contenti tutti e tre: il cacciatore prese la pelle del lupo, la nonna mangiò la focaccia e bevve il vino che le aveva portato Cappuccetto Rosso; e Cappuccetto Rosso pensava fra s': "Mai più correrai sola nel bosco, lontano dal sentiero, quando la mamma te lo ha proibito."



venerdì 2 agosto 2013

Consigli e ricette per neo-mamme

Diventare mamma è una tappa di vita meravigliosa e sconvolgente per una donna.
Si vivono emozioni fortissime, sia positive che negative. Si passa nella stessa giornata dalla gioia infinita allo scoraggiamento profondo.
Si è costrette a imparare uno stile di vita che non è più dettato da noi stesse, dalle nostre esigenze e desideri, ma il primo pensiero è sempre concentrato sul nostro piccolo che ci assorbe talmente tanto, soprattutto nei primi mesi, che non capiamo più chi siamo, qual'è la nostra identità.
L'Amore fa superare ogni fatica, sacrificio, rinuncia, per crescere insieme in una nuova dimensione di famiglia.

Fisicamente lo stress è abbastanza forte, ma tutto è soggettivo e dipende da tanti fattori.
E' importante alternare momenti di completa dedizione al neonato a momenti di cura di se stesse e di stacco, altrimenti le forze vengono a mancare.
Quando il piccolo comincia a prendere dei ritmi abbastanza regolari, è più facile ritagliarsi del tempo per se stesse. per un bagno, un libro o una ricetta di cucina.
Incontrarsi con altre neomamme è molto utile per non sentirsi sole.

Anche cucinarsi qualcosa di buono ed energetico è un modo per ritrovarsi e volersi bene.


TORTA SONIA CON LA NUTELLA

(per tirar su il morale)


  • 160 g di farina 00
  • 150 g di zucchero
  • 3 uova
  • 200 ml circa di latte
  • 3 cucchiai di Nutella
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • Preparazione
    Amalgamare tutti gli ingredienti assieme a uovazuccherolatte e farina mescolata con il lievito e una puntina di sale.
    Meglio unire la farina lentamente facendola passare attraverso un colino così eviteremo i grumi.
    Versare il composto (che risulterà molto liquido) in una tortiera foderata di carta forno e mettetelo a cuocere per 30 minuti a 180 gradi. Non appena pronta, fatela raffreddare e spolverizzate di zucchero a velo.
Anche le albicocche sono molto utili, perchè aiutano anche ad alzare il livello dell'umore.
D'estate si possono consumare fresche, d'inverno secche
Un'idea....Uovo d'albicocca: Adagiamo le albicocche tagliate a metà sopra un po' di panna montata ben zuccherata.

Oppure se la mattina ci sentiamo particolarmente stanche, dopo magari una notte insonne, possiamo frullare 2 rossi d'uovo con 2 cucchiaini di zucchero.
A parte prepariamo latte e cacao caldo e lo versiamo sopra l'uovo sbattuto. E' squisito.


Consigli pratici:

Ascoltate i consigli di tutti, ma fidatevi solo del vostro istinto.

Se siamo serene noi, son sereni anche i nostri figli.

Non facciamo uscire di casa il neonato troppo e troppo presto nel primo mese di vita. Il passaggio dalla pancia al mondo non è facile, e deve essere graduale. Il passaggio dalla pancia al mondo esterno è più facile e spontaneo se passa prima dalle braccia della mamma, e dall'ambiente accogliente e rassicurante della casa.

Per i papà: Il bambino nel primo anno di vita ha bisogno quasi esclusivamente della mamma. La mamma, nel primo anno di vita del bambino ha bisogno quasi esclusivamente di voi!! Quindi prendetevi cura più di lei che del vostro bimbo.......

Fino all'anno di vita usiamo marsupi e passeggini dove il bimbo può essere rivolto con il viso verso di noi, e vedere il nostro viso in qualsiasi momento.Scheda
E' troppo presto per essere esposti al mondo senza gli occhi rassicuranti di mamma.
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__le-ricette-per-la-neomamma.php

Se abituate il vostro bambino a fare tante cose insieme a voi, la vita di casa sarà molto più facile,meno noiosa e lui non diventerà un 'piccolo tiranno' che pretende tutta l'attenzione su di sè. E' giusto giocare con loro, ma è giusto anche riuscire a sbrigare le faccende di casa.
Ricordo quanto era bello quando ero a casa con i bambini piccoli. La giornata era scandita da ritmi ben precisi e orari ben precisi (molto rassicurante per loro, crescono così più sicuri e indipendenti e soprattutto crescono con una buona capacità di adattamento sociale, molto più sani nell'instaurare relazioni positive con coetanei e adulti).
Loro mi aiutavano nelle faccende: a caricare la lavatrice, stendere, cucinare, pulire, far i letti ecc...durante la mattina. Il pomeriggio era invece dedicato al relax, alle uscite o al gioco, sia insieme che da soli.
Quand'erano molto piccoli lavoravo in casa tenendoli nel marsupio oppure sulla sdraietta a dondolo.
Quando erano più cresciuti gattonavano in ogni angolo della casa, che avevo adattato per loro (togliendo ad es. gli oggetti pericolosi dai cassetti in basso della cucina ecc..)
Era un'occasione per insegnar loro i pericoli e per renderli autonomi e sicuri negli spostamenti: ad es. Fare le scale gattonando in 'retro- marcia' e non con la testa!!!
Non ho mai usato box o recinti perchè credo fermamente che, un bambino che già a 6 mesi sia in grado di sperimentare lo spazio in autonomia, sarà un bambino grande indipendente e sicuro di sè, intraprendente e capace di cavarsela in tante situazioni!!!Sarà in grado di staccarsi dalla mamma senza angoscie, ansie, ossessioni!!!
Sarà un bambino capace di rispettare l'adulto nelle sue esigenze e di relazionarsi in modo sano con tutti, creando un ambiente equilibrato e sereno.
I miei figli me lo hanno dimostrato.

Dare fiducia al bambino fin da piccolissimo, credendo in lui, nelle sue capacità, non è una cosa da trascurare:
Un bambino che a pochi mesi impara a dormire da solo nel suo letto e nella sua camera, capisce che i genitori ci sono e lo aiutano quando chiama, ma capisce anche che si fidano di lui, nella capacità di dormire da solo...e dormirà sereno tutta la notte.
All'inizio farà fatica, ma se gli si sta vicino e se si usa un buon rituale per la buonanotte tutto andrà per il meglio.

I ritmi di sonno e veglia sono importantissimi per la salute psico-fisica di un bambino. I bambini hanno bisogno di andare a letto presto, per recuperare le energie usate durante la giornata.
L'andare a letto deve essere vissuto come una bellissima, magica esperienza. Il lavarsi, mettere il pigiama, la luce giusta, la favola della buonanotte, la ninnananna, e il calore della mamma sono rituali fondamentali nei primi 3-4 anni di vita.
I miei figli erano felici quando arrivava l'ora di andare a letto e si addormentavano sereni alle 20, dormendo fino alle 8 del giorno dopo.
Ma non è stato subito e sempre così, è stato lavoro e tempo e dedizione che hanno permesso quel risultato e ora che sono cresciuti ancora si ricordano le storie che raccontavo loro e tante piccole cose dolci vissute insieme.
Credo che i bambini che non hanno questo tipo di vita, per vari motivi, perchè la sera fanno vita mondana coi genitori oppure non sono seguiti e vanno a letto molto tardi dopo tanta, troppa televisione, si perdano una parte della loro infanzia molto importante per il loro sviluppo e la loro serenità futura.


Certi bambini sono troppo 'guardati', seguiti, 'soffocati' di attenzioni inutili, troppo toccati e stressati da genitori iper-protettivi e ansiosi.
Lasciamoli crescere sereni, saranno loro a chiedere quando avranno bisogno, 'dimentichiamoci' un po' di loro ogni tanto...altrimenti crescono egocentrici, viziati e incontentabili.

Tutto ciò che si semina nei primi 10 anni vita, segna la vita futura di nostro figlio....e anche la nostra.

La lettura ad alta voce anche a bambini molto piccoli è un'attività importantissima e da non sottovalutare.
'prima del libro c’è la VOCE.
La voce della mamma, quella che il bambino ha udito fin da quando era in grembo e che il liquido in cui è cresciuto ha trasformato in carezza, il liquido amniotico infatti trasforma i suoni in sensazioni tattili.
La voce della mamma è la prima cosa che il neonato impara a riconoscere e ogni volta che la ascolterà si attiverà in lui il ricordo di quelle carezze. 
Attraverso le parole pronunciate dalla mamma il bambino imparerà a comunicare con lei e con il mondo, a dar voce ai suoi bisogni e alle sue emozioni, a raccontare ciò che gli accade, scoprirà il nome delle cose che lo circondano.
La voce della mamma:

rassicura il bambino quando ha paura,

lo culla cantando ninne nanne, filastrocche e canzoncine,

è divertente quando gioca con lui,

è tenera mentre gli fa il bagnetto o lo imbocca,

è calda come un abbraccio quando arriva il momento delle coccole,

lo incanta pronunciando parole inventate, improvvisate, lette.

Ritengo che non si possa parlare di libri per bambini, se prima non si pone l’attenzione sull’importanza della lettura ad alta voce. Se è naturale e scontato ritenere che a dei bambini molto piccoli sia necessario leggere ad alta voce un libro, dato che non sono ancora in grado di farlo autonomamente, spesso se ne ignora il valore.
Ma non ci si può accostare ad un bambino con un libro se non si ritiene questa azione un vero e proprio momento di piacere condiviso. E’ questo un gesto che richiede disponibilità e gioia. Leggere ad alta voce permette prima di tutto a mamma e papà, di stare vicino al loro bambino, di regalarsi momenti (bastano circa 15 minuti al giorno) di intimità, di coccole, di divertimento.
Il messaggio che il bambino riceve è “questo tempo è per noi due, sono qui con te, mi prendo cura di te, mi piace stare con te”. Messaggi fondamentali che aiutano il bambino a sentirsi amato e al sicuro, che gli permettono di costruire fiducia in sé e negli altri.
Leggere ad alta voce ai bambini, fin dai primissimi giorni, sviluppa rapidamente l’interesse per la relazione e per l’uso della parola come mezzo di interazione: l’adulto parla e il bambino ascolta e risponde.
Non si tratta infatti di una relazione passiva del bambino durante l’ascolto, ma sempre di più il bambino interagisce in questa relazione, prima con semplici vocalizzi e agitazione di braccia e gambe in risposta alla voce che legge, poi intervenendo con la ripetizione di singoli vocalizzi e successivamente con una partecipazione sempre più attiva durante la lettura.

Il piccolo sente suoni che diventano per lui sempre più famigliari e che a poco a poco tenta di imitare. Ai suoni il bambino impara ad associare immagini e/o esperienze così da poterli trasformare in parole con un significato condiviso (Leggi "Come si sviluppa il linguaggio").
La lettura è fatta di parole e le parole evocano oggetti, esperienze, emozioni, sentimenti diventando un tesoro da condividere con i propri bambini e uno strumento di crescita e di confronto con gli altri.
Dai primi libri, spesso fatti di filastrocche, che il genitore propone al piccolo modulando la voce, giocando con lui, tenendolo in braccio, coccolandolo, alle vere e proprie narrazioni, il libro crea un contatto fisico ed emozionale tra chi legge e chi ascolta e questa è la prima funzione del libro.
La lettura ad alta voce favorisce quindi la relazione tra adulto e bambino, perché consente di creare complicità, condividendo emozioni intense e piacevoli, in una relazione empatica unica, che aiuta il bambino nel percorso della crescita.
Concludo
Mi sembra importante sottolineare come la lettura ad alta voce crei un’occasione unica di condivisione di emozioni e sentimenti, incluse le paure e i “sentimenti brutti”, che attraverso il libro possono essere affrontati nel mondo della fantasia e con la vicinanza di un adulto.'
tratto da:


cocktail per affrontare le calde giornate estive!!!


Cocktail di carote e frutta
150 grammi di carote, 1 pera, 1/2 limone
1 fetta di ananas
1 cucchiaino di succo di pera
Una presa di vaniglia macinata

Lava e pulisci le carote. Sbuccia la pera, tagliala in quattro e togli i semi. Spremi mezzol limone e la fetta di ananas. Centrifuga carote, pera, limone e ananas, aggiungi il limone e la vaniglia. Et voilà, il tuo concentrato di vitamine!
Frullato alla banana
1 banana
1/4 di l. di latte
1 cucchiaino di miele
Cannella
Frulla la banana e il latte. Poi aggiungi cannella e miele. Perché fa bene? Le banane rilassano e rendono felici perché come la cioccolata, stimolano la produzione della serotonina, l’ormone della felicità.
Lassi
150 grammi di yogurt magro
150 ml di acqua / oppure 100 ml di acqua e 50 ml di latteGravidanza: Lassi, una bevanda fresca a base di yogurt
un po’ di miele per addolcire
Frulla tutto insieme. Poi se vuoi aggiungi le spezie. In alternativa: il lassi al mango. Frulla un mango maturo con lo yogurt e poi aggiungi la cannella.